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sbarbesta
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La ormai quasi certa salita di #GiorgiaMeloni a #PalazzoChigi fa discutere. A destare scetticismo, in particolare, la fiducia riposta dalla leader di #FratellidItalia in alcuni personaggi, candidati a ricoprire ruoli di primo piano nel prossimo #Governo. Si è molto parlato della possibilità di #LiciaRonzulli al #MinisterodellaSanità o dell'#Istruzione, adesso è la volta della probabile conferma di #RobertoCingolani alla #TransizioneEcologica. Scenari che fanno inorridire chi, in queste #elezioni, aveva visto lo spiraglio di un cambiamento radicale. Tra questi, il Professor #AlessandroMeluzzi.

#GovernoMeloni: delusione e amaro in bocca
"Siamo in una situazione tragica, nella quale nessuno si occupa delle cose, in cui vengono veicolate solo mistificazioni e imbrogli. E questo appare l'esito inesorabile di un ulteriore esito dell'esito ancora più inesorabile, che è l'applicazione di un Agenda che nessuno sembra ormai poter arrestare né rallentare e che prevede digitalizzazione, #vaccini, repressione della #libertà: sembra di leggere l'#AgendadiDavos applicata punto per punto, senza che nulla possa minimamente rallentarla, compresa l'elezione di Giorgia Meloni, evidentemente votata da un qualche milioni di italiani speranzosi di cambiamento, che oggi scoprono che il #MinistrodellEconomia sarà #Panetta e quello della Transizione Ecologica Cingolani, uno che vuole un pianeta abitato da 3 miliardi di persone. Abbiamo quindi la sensazione di una dimensione di impotenza che rende persino difficile stare qui a parlare. Ho la sensazione che Giorgia Meloni stia scoprendo una cosa che #Nenni descrisse in maniera mirabile durante il primo Governo di #Centrosinistra: che la stanza dei bottoni del Governo semplicemente non esiste perché i bottoni sono da un'altra parte".

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"Siamo diretti verso un disastro non solo nazionale"
"Ricordiamoci che siamo in un passaggio nel quale in #Brasile (Paese dei #BRICS) sono stati fatti brogli elettorali talmente grandi che hanno mandato al ballottaggio #Bolsonaro, che aveva stravinto, e chissà cosa succederà al secondo turno, quali imbrogli riusciranno a fare; scopriamo che #Zelensky, il guitto guerrafondaio di #Kiev, è candidato al #PremioNobel per la #pace, in ballottaggio con #GretaThunberg; scopriamo che il debito complessivo degli #StatiUniti ha raggiunto i 3 trilioni di dollari; scopriamo che una fittizia rivoluzione arancione viene finanziata in Iran per mettere in difficoltà il certamente non simpatico regime degli #Ayatollah, totalmente eterodiretta dall'estero; scopriamo che stanno presentando la quinta, la sesta, la settimana, l'ottava dose di vaccini, che tra l'altro producono giorno dopo giorno effetti devastanti sulla salute; scopriamo che una miliardaria omosessuale o bisessuale, nata in #Svizzera, eroina di una #Sinistra miliardaria, deve diventare il Segretario di quello che fu il partito della Sinistra; e poi alla fine scopriamo che il #PartitoPopolareEuropeo impone il disciplinato #Tajani come #MinistrodegliEsteri; scopriamo che questo Governo sarà quel che sarà; scopriamo che la Meloni ha già incontrato Cingolani per confermarlo. Allora non so che dire: il mio senso di sconfitta e disperazione costringerebbe non a spararmi, ma semplicemente a raccogliermi in preghiera perché mi pare che siamo diretti serenamente verso un disastro e una catastrofe non solo nazionale, verso un esito che si annuncia tragico almeno per noi, non per le élite che stanno alacremente lavorando per ripristinare un potere assoluto. Ci troviamo in un passaggio storico in cui l'irrilevanza delle persone raggiunge dei livelli che io non saprei definire se non come angoscianti".

sbarbesta
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#Brindisi, 14enne muore improvvisamente. La giovane era affetta da #Covid ma si era sottoposta ad una triplice vaccinazione. La notizia drammatica sembra riportare alla mente la tragica vicenda di Camilla #Canepa, studentessa morta a 18 anni all’ospedale San Martino di Genova.

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A differenza della morte della giovane di Sestri di Levante, nel caso del nuovo tragico decesso dell'adolescente pugliese i #giornali sembrano delineare un quadro diverso. Se per Camilla Canepa erano state immediatamente messe a tacere possibili legami con la recente somministrazione vaccinale ed evidenziate patologie precedenti, per il decesso della 14enne di Brindisi le notizie giornalistiche sembrano aprire ad interrogativi drammatici.

Nessun legame diretto, nessuna correlazione ma articoli stampa appaiono, in tale caso, sottolineare in maniera chiara, se pur in secondo piano rispetto alla titolazione principale, la triplice vaccinazione della giovane. Si delinea una prima crepa nel sistema della comunicazione o un nuovo clima rispetto ad argomenti tabù? Il prof. Alberto #Contri, esperto di comunicazione, analizza il nuovo clima mediatico che sembra delinearsi all'orizzonte.

sbarbesta
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“Sappiamo che due dosi di vaccino offrono una protezione estremamente limitata, forse nessuna. Le tre dosi con un richiamo offrono una protezione ragionevole contro l’ospedalizzazione e il decesso ma meno protezione contro l’infezione. Ora stiamo lavorando a una nuova versione dei vaccini, la v1.1. diciamo, che coprirà anche #Omicron, e ovviamente stiamo aspettando di avere risultati finali. Il vaccino sarà pronto a marzo”. Era il 10 Gennaio quando #AlbertBourla, CEO di #Pfizer, affermava la quasi inutilità delle prime due dosi. Il resto lo conosciamo: milioni di vaccini inutilizzati, sieri obsoleti, medicinali a cui vengono riclassificate le scadenze. E intanto si parla di una quarta dose obbligatoria per certe categorie di lavoratori. Poi arriverà il momento della quinta, della sesta...

“Questi dicono tutto e il contrario di tutto, sono impressionato che persone di un ceto culturale elevato si bevano come se nulla fosse queste cose. Poi magari adesso scopri che ci sono persone con tre dosi che hanno avuto il #Covid e dei problemi anche significativi molto più forti di quelli avuti da chi non era vaccinato. E allora cominci ad avere dei dubbi. Eppure, il martellamento è stato molto forte. Ultimamente, durante un convegno, ho fatto una domanda ai presenti: come possono i tre grandi fondi di investimento che controllano la finanza di tutto il mondo accettare che un’entità come l’#Unioneeuropea (che è somma di Nazioni) vada in rovina? Un esperto allora mi ha risposto che all’interno dell’Ue stanno discutendo tra di loro proprio per questo”, sostiene #AlbertoContri, Docente di Comunicazione Sociale.

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E mentre a Bruxelles discutono, dall’altra parte dell’Oceano qualcuno non riesce proprio a evitare gaffe. “Il 94% degli americani è contrario alla ricandidatura di #JoeBiden, io lo capisco: qualche giorno fa aveva il foglio davanti e ha letto anche la nota. Noi abbiamo alla guida del Paese più potente del mondo un poveraccio che fa una cosa del genere, ci rendiamo conto che quello potrebbe schiacciare anche il pulsante delle armi atomiche?”. Di fronte a tutto questo, Contri non ha dubbi: “Tutti dobbiamo capire che la resistenza è resistenza, quindi ognuno di noi dovrebbe assumersi la responsabilità di comunicare ad altri la verità che trapela da questi discorsi”.

sbarbesta
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La #giustizia è concetto caro all'uomo ma le sue declinazioni possono essere molteplici e diverse. L'uguaglianza e il merito sembrano, in tal senso, i due poli di una corretta riflessione sul senso del giusto nella vita quotidiana e nella #storia dell' #umanità.

Che cosa significa effettivamente una #società giusta? Le doti dei singoli appaiono rischiare di essere perdute nel concetto di #conformismo, degenerazione della visione ugualitaria, così come la necessità di ridurre le uguaglianza può essere sacrificata erroneamente per favorire i più fortunati.

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Il prof. Alessandro #Meluzzi analizza il concetto di giustizia alla luce dei nuovi meccanismi di controllo degli #algoritmi e di una volontà di ridurre il pensiero ad una visione univoca. Il rischio, secondo Meluzzi, è quello di arrivare ad un impoverimento complessivo dell'essena della vita.

sbarbesta
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QUI IL LINK ALLO STUDIO: https://www.radioradio.it/2022..../11/frajese-origine-

"A febbraio 2020, dai campioni di sangue dei #pazienti oncologici che venivano dalla zona di Milano, il 50% dei campioni aveva gli #anticorpi ed era #asintomatico".
Una verità che abbiamo sentito sporadicamente nell'ultimo anno, quasi data per scontata, ma lasciata da parte senza produrre delle domande che cambiano l'intera storia della pandemia per come la conosciamo. Una verità pubblicata sul Tumori Journal in un articolo dal titolo "Unexpected detection of SARS-CoV-2 antibodies in the prepandemic period in Italy" secondo il quale si evince che la Sars-CoV-2 era presente in Italia da agosto 2019. L'articolo risale al Novembre 2020, ma non ha avuto il risalto mediatico che forse i redattori si aspettavano.

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"Una volta che viene pubblicato un dato di questo tipo e che viene messo nero su bianco che il covid è iniziato da ben più di sei mesi prima rispetto a ciò che pensavamo, dovrebbe saltare in aria tutta la storia di #Wuhan e del cluster che c'è stato lì". E' la conclusione del Prof. Vanni #Frajese, endocrinologo e docente all'Università degli studi Foro Italico; conclusione che, tra l'altro, "apre a delle domande inquietanti, perché se era presente in maniera così importante in modo asintomatico da ben prima di marzo 2020, cos'è successo realmente a #Bergamo? Perché ci sono stati tutti quei morti?
E' più di un anno che quest'articolo è stato pubblicato, non è stato rilanciato e se fosse stato fatto le domande emerse sarebbero state micidiali".

Decine di messaggi e mail sono arrivati alla nostra redazione dopo l'intervento del professore, riportando di infezioni e sintomi mai visti prima nel periodo incriminato. Testimonianze che non sono studi scientifici, ma esperienze di prossimità che non possono non essere prese in considerazione in presenza di uno studio che mette alla berlina tutto ciò che sappiamo del coronavirus e che è stato propalato dagli organi di stampa mainstream.
Il commento a 'Un Giorno Speciale'.

sbarbesta
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#Caroenergia. La domanda di fondo non è soltanto come pensi di risolvere il problema, la domanda di fondo è molto più imbarazzante (per gli altri): davvero possiamo permetterci di fare a meno del #gas russo? Io penso che la risposta non possa che essere negativa.

Non possiamo fare a meno del gas russo perché per decenni ci siamo alimentati, ci siamo approvvigionati, del gas russo (tra l'altro a prezzi convenienti). Non è una situazione di oggi, è una situazione creata nel corso del tempo e quindi di blocco non puoi pensare di far venire meno questo gas. Lo sa benissimo anche #Putin, che utilizza in termini strategici questa dipendenza, però noi abbiamo costruito un opzione di dipendenza energetica e quindi non puoi pensare dall'oggi al domani di far mancare agli #italiani questo gas, altrimenti succede quello che stiamo vedendo: non puoi avere il 100% del volume totale di gas e ti devi sforzare di inventare altre fonti. Poi magari queste altre fonti, al di là del paese e dell'accordo tanto sbandierato, nascondono nell'azionariato ancora una volta pezzi che arrivano dalla #Russia quindi un'azionariato che comunque richiama al famoso cattivo con cui non dobbiamo fare affari.

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Verrebbe anche da dire che noi stiamo pagando prezzi di scelte sbagliate che ci sono state imposte, perché il discorso della #Libia non può non farci venire in mente le responsabilità di una #guerra che è stata combattuta li, di pressing che sono arrivati, di scelte che sono state compiute anche ai danni degli italiani. Però neanche questo si può dire eppure anche lì l'intervento, diciamo di altre potenze, lo abbiamo dovuto subire e prima o poi bisognerà fare il conto degli errori che sono stati commessi e delle #politiche energetiche che oggi ti tengono al gancio.

Quindi io lo dico: non sono disposto a fare a meno del gas russo. Perché? Perché noi, da qui ai prossimi mesi, non sapremo come la curva dei #prezzi dell'#energia schizzerà e se un #imprenditore o una #famiglia non riesce a programmare neanche la voce dell'energia smette di fare #impresa. A luglio sono arrivate delle #bollette che sono di un importo inferiore rispetto a quelle che arriveranno relative al mese di agosto. Molto probabilmente quelle del mese di agosto saranno del +20% rispetto a quelle di luglio e come saranno quelle di settembre? E quelle di ottobre? Saranno forse ancora più care e quindi l'#imprenditore e le famiglie non possono avere una contabilità cosi aleatoria, non possono non sapere quanti #soldi devono mettere da parte per pagare le bollette.

La Pietra di Paragone

CONTINUA SU: https://www.radioradio.it/2022/09/perche-non-faccio-a-meno-del-gas-russo/

sbarbesta
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Qual è il problema di fondo? Che sarebbe stata indentificata la #malattia Covid con il virus Sars Cov2: è stata sovrapposta “la causa con l’effetto, due concetti scientifici totalmente diversi“, in base cui “ogni soggetto rilevato positivo ad uno strumento in vitro” è diventato “automaticamente un malato di Covid”.
Il concetto espresso dall'avvocato Mauro #Sandri è ormai stato trattato in tutte le salse. Non lo era però in Consulta, davanti ai magistrati della #Corte Costituzionale.
Non è detto che la sentenza sulla legittimità degli obblighi emanati nel corso del governo #Draghi scomponga tutto l'apparato pandemico messo su nel tremendo biennio. Lo stesso Mauro Sandri non si è detto ottimista su tale sentenza, ma i giudici avrebbero "preso molti appunti" su quanto detto dal legale.

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Che è sostanzialmente quanto si rimprovera alle direttive di #Conte e Draghi, con tanto di ammissione della stessa Pfizer in europarlamento.
Proprio questo è quanto detto da Janine Small, rappresentante del colosso farmaceutico: il vaccino non è stato approvato per prevenire i contagi.
Questo cambia tutto, anche alla luce di una recente sentenza di un magistrato a L'Aquila che ha stabilito un risarcimento a una dipendente licenziata perché non vaccinata. Una sentenza che non fa giurisprudenza, ma su cui la #Consulta potrebbe riflettere per emettere il verdetto, atteso a breve.

“Siamo l’unico Paese al mondo che ha 23 milioni di asseriti malati di Covid che tali non sono“, ha spiegato davanti alla Corte Costituzionale l’avvocato.
Ecco l'intervento integrale.

sbarbesta
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Mai come dopo il 2020 la definizione #NoVax è stata più imprecisa e strumentalizzabile. Lo dice non solo il vocabolario, ma anche l'esperienza di prossimità: per chi abbia un minimo di memoria è un esercizio di stile ricordare chi fossero tali "No Vax" nel 2019 e in chi siano stati tramutati un anno dopo.
Partiamo dal significato che si è - erroneamente - sviluppato di recente: "No Vax" sarebbe, non solo secondo concezioni comuni ma anche secondo burocrazia, chiunque non sia in linea con l'ultima dose di vaccino. Traducendo: chi ad esempio avesse due dosi e poi avesse "fatto la malattia" fermandosi con le inoculazioni è, per molti #giornali e leggi antiquate, un No Vax. Come quei #sanitari che verranno riabilitati alla professione e che per qualcuno andrebbero addirittura marchiati.
Chissà che non lo abbiano pensato: "Quando mai dopo l'infezione si fa pure il richiamo?". Chiacchiere da bar? Non troppo. Non secondo quanto ci ha detto ad esempio il Prof. Francesco Broccolo, Docente di Microbiologia alla Milano Bicocca (non certo un No Vax).

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Eppure fiocca l'intolleranza e lo sdegno verso un rientro al lavoro che è la fine di un incubo per tanti. Nervi a fior di prima pagina verso i primi provvedimenti in materia di Sanità del Governo #Meloni: "L'imbarazzo per il rientro dei No Vax", titola Repubblica. A far da eco Tito #Boeri sul #serviziopubblico: “I medici no-vax hanno tante vite umane sulla loro coscienza. Tante vite umane che potevano essere salvate”. Silenzio assenso. Condanna senza appello a cui ci sarà probabilmente un seguito: ci sarà ancora da scrivere in questa "pagina orrenda di odio sociale".
Il commento di Fabio Duranti e Francesco #Borgonovo.

sbarbesta
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È ormai iniziata la corsa contro il tempo per arrivare pronti alle #elezioni del #25 settembre: i #partiti dominanti non hanno le stesse preoccupazioni dei dissidenti, di quell’#opposizione che dal popolo nasce e che dello stesso vuole rivendicare il diritto ad esprimersi davvero. Questo è anche il caso di #MarioGallo, Segretario Nazionale di #Ancora Italia, che ha ben chiare le indicazioni “disattese dalla Costituzione”: tra il 12 e il 14 agosto si dovranno depositare i simboli, il 21 e il 22 agosto le liste dei candidati e ci sarà lo stop dei sondaggi dopo il 10 settembre. Perciò pochissimo tempo ma tanto su cui lavorare, una mossa alquanto disillusa.

“Rappresento l’#Italia sovrana e popolare. La questione si pone nei seguenti termini: questo è il colpo di coda finale di un sistema morente che ha approfittato delle sue ultime possibilità di tenersi in piedi indicendo queste elezioni il 25 settembre, ponendo l’obbligo e i termini per gli accordi delle firme con termine il 22 agosto”. Nel caso di Gallo si presenterà Italia sovrana e popolare: “È veramente complesso, è una sfida importante ma noi non ci sottrarremo. Da stasera saranno disponibili in tutte le città di Italia i banchetti per apporre la propria #firma. Noi dobbiamo piantare alberi sotto la cui ombra non ci siederemo probabilmente”.

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Mario Gallo è anche un avvocato che, di fronte a questa #burocrazia malamente ‘riordinata’, dove i fondamenti della democrazia vengono messi da parte a favore degli interessi dei soliti gruppi elitari, afferma a gran voce che “L’articolo 49 della #Costituzione sancisce chiaramente che bisogna garantire a tutti i cittadini associati che bisogna garantire a tutti i cittadini associati in partiti politici di poter concorrere alle elezioni per determinare la linea politica nazionale. Questo dettame costituzionale è stato disatteso, come tanti altri in questi ultimi due anni. La Costituzione va presa sulla nostre spalle“. E tutta quella facilitazione sul fronte digitale: smart working, #Greenpass portatili (chi più ne ha, più ne metta) non hanno dato il via anche a qualcosa di simile per aiutare i cittadini italiani ad esprimere un’opinione sul futuro del #Governo? “Da tutte le parti stanno (a detta loro) semplificando attraverso la tecnologia, perché non si è pensato di abolire tutto questo passaggio burocratico in questa fase e far firmare i sottoscrittori sotto la firma digitale? Penso che tutto questo sia voluto, le persone potrebbero firmare dal luogo in cui si trovano, i tempi sarebbero stati stretti ma si sarebbe data la possibilità concreta a chi avesse voluto partecipare di sottoscrivere le liste. L’intento è chiaro, è specifico: è quello di fare in modo che non riescano tutti a partecipare a questa competizione elettorale”.

sbarbesta
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Sai cosa si intende per SOMMINISTRAZIONE?
Il Presidente di Valori spa Manuel Piscello lo spiega in un'interessante intervista su @radioradiotv. 🎙
In questo periodo particolare, in cui la #flessebilità può soddisfare le esigenze di #imprese e #lavoratori, affidarsi all'Agenzia di lavoro può fare la differenza!
Sono numerosi i #vantaggi per le aziende e Manuel Piscello ne sottolinea almeno 4️⃣:
la riduzione dei #costi per la ricerca del personale; la flessibilità nella gestione della forza #lavoro; l'esternalizzazione di fasi della #produzione; la rapida individuazione di profili qualificati.
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sbarbesta
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Coloro che tra le obiezioni si aspettavano "chi si vaccina muore" e altre teorie discutibili a cui abbiamo assistito di recente, è rimasto deluso. Non si presta a strumentalizzazioni la relazione dell'avv. Mauro #Sandri davanti la #Corte Costituzionale, non ci saranno a ragione penne che parleranno di "no vax" e complottisti. Questo perché, come spiega in diretta il legale a 'Lavori in Corso', "ho posto la questione dal punto di vista strettamente scientifico".

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Passo indietro: oggi la Corte costituzionale si è espressa sulla legittimità dei decreti Draghi che hanno imposto l'obbligo vaccinale ai sanitari. Ha giudicato che è stato giusto mandare a casa dei lavoratori, vessarli, sospenderli. Questi, quindi, non verranno risarciti: l'impianto pandemico costruito era legittimo per lo Stato italiano. C'è stata confusione nelle ore passate in aula in seguito alla nomina di un giudice che aveva redatto alcuni di quei decreti, con tanto di "turn off" al microfono di Augusto Sinagra che aveva richiamato la corte all'imparzialità. Nessun complottismo però: "Questo obbligo è fondato non su un'imprecisione, ma su un'alterazione dei dati". C'è il dolo quindi secondo l'avvocato Sandri, non ottimista sul giudizio finale alla luce del rinvio richiesto oggi: "Ho chiesto il rinvio alla corte perché non distinguono tra malattia e agente virale. Tra Sars-Cov-2 e Covid. Quindi non sono in grado di decidere".
"Ho chiesto la nomina di un esperto. Ce lo hanno insegnato in prima elementare che non si mischiano le mele con le pere".

L'intervista da Stefano Molinari.

sbarbesta
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QUI LA RASSEGNA INTEGRALE: https://bit.ly/3AxjofO

Loro non li ha uccisi il Covid, ma la disorganizzazione. Parliamo di oltre 4 mila persone che hanno perso la vita non per Covid ma per "effetti collaterali" al Covid. Nelle sole province di #Milano e Lodi queste persone hanno perso la vita nel 2020 per "possibili ritardi nell'accesso alle cure, nella diagnosi e nei trattamenti" di altre malattie. E' quanto già, per la verità, si sapeva e ora si evince nero su bianco dallo studio di centinaia di cartelle cliniche.
L'oggetto di studio è l'eccesso di #mortalità nel dato periodo di tempo. Tra Milano e Lodi nel 2020 i decessi sono stati 44.757 , quasi 12mila in più rispetto alla media dei 5 anni precedenti. La conclusione è che oggi, dopo due anni, possiamo dire senza essere accusati di complottismo o negazionismo che 4mila persone hanno perso la vita non per Covid, ma per carenze logistiche. E poco vale giustificare tutto con quanto la pandemia fosse inaspettata o dura.

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Secondo i medici dell'unità di epidemiologia dell'#Ats di Milano "le principali cause di decesso nel 2020 sono state le malattie dell'apparato cardiocircolatorio, seguite dalle neoplasie; le malattie infettive (Covid incluso) rappresentano la terza causa". Dato ribaltato rispetto agli anni precedenti, quando le neoplasie detenevano questo triste primato, seguite dalle malattie cardiocircolatorie.

Più precisamente, l'eccesso di mortalità comprende 8155 decessi registrati per Covid tra il milanese e il lodigiano, mentre 3265 sono da attribuire a cause non legate al virus. Gli aumenti più evidenti, secondo il Corriere (edizione di Milano), sono stati osservati per "polmoniti (30%), malattie del sistema respiratorio (24%), #malattie ipertensive (21%) ed endocrine (17%). Senza contare i decessi legati alle malattie del sistema nervoso: sono il 15% quelli concernenti il Parkinson, ma da questo punto di vista fa impressione l'impennata dei suicidi registrata da Ats: "L'aumento, anche se non statisticamente significativo, della mortalità per suicidio, è particolarmente suggestivo: l'età al decesso nel 2020 era stata di poco superiore ai precedenti: 59 anni".

sbarbesta
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Il 14 dicembre la #Commissione europea rivelerà la propria proposta per l'efficientamento energetico delle abitazioni, la direttiva punta a far si che entro il 2050 tutte le #abitazioni nell'unione europea siano a emissioni 0.
Per fare questo la commissione ha deciso una serie di interventi volti a bloccare #vendite e affitti di immobili con #classe energetica inferiore a una certa soglia: fino alla classe C entro il 2033 per le case indipendenti ed entro il 2040 per appartamenti in condominio.
L' 87% delle #case italiane ha classe D o inferiore, e l'investimento immobiliare è la principale fonte di investimento per gli italiani, quindi i proprietari dovranno spendere decine di migliaia di euro per le ristrutturazioni o saranno costretti ad abitare in una casa che avrà valore 0, che non potranno né vendere né affittare.

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L' #UE vuole quindi che vengano ristrutturate milioni di abitazioni senza poter contare sull'aiuto del 100% e altri bonus edilizi, limitati dalle ultime azioni del governo, per ordine della stessa unione europea. Vorrei un governo che andasse in Europa e spiegasse i nostri diritti. Ci troveremo in una realtà nella quale le banche internazionali, i fondi speculativi internazionali, verranno a comprare a prezzi di saldo le case degli italiani.

#MalvezziQuotidiani - L' #EconomiaUmanistica spiegata bene con #ValerioMalvezzi

sbarbesta
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In questo periodo ne abbiamo viste di ogni. Prima la #pandemia, poi la #crisi e dopo la crisi: una #guerra. Luglio ha visto prezzi dei #carburanti alle stelle e agosto ci ha regalato #bollette salatissime. Cosa lega pandemia, guerra e gli alti costi dell'energia? C'è un collegamento? Secondo Fabio Duranti e Renate #Holzeisen, si. "Non ti puoi meravigliare se hai la bolletta di casa aumentata di 4-5 volte. Hai accettato che qualcuno comprasse centinaia di miliardi di #farmaci che potevano essere inutili e che altri paesi non hanno utilizzato, per esempio, eppure stanno molto meglio di noi. Sulla base di questo sono arrivati i guai, anche quelli di adesso con le bollette, perché è tutto un disegno generale".

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#Duranti riporta l'attenzione sul fatto che "anche ammesso che i prezzi dell'#energia fossero realmente questi, il #governo avrebbe potuto mettere dei ripari per i cittadini e invece ha speso centinaia di miliardi in farmaci - che ora giacciono nei frigoriferi dell'aeronautica piuttosto che nei magazzini (di cui paghiamo sia gli affitti che l'energia elettrica che li alimenta) - che sono scaduti e che, secondo chi li produce, non servono assolutamente a nulla. Noi li abbiamo pagati e sembrerebbe che abbiamo preso impegni per altra roba ancora. La #crisi energetica poteva essere tamponata grazie a quei miliardi. È chiaro che è tutto collegato, noi oggi dobbiamo capire che cosa è successo per curare il problema alla radice. E la radice è proprio questa: noi abbiamo accettato passivamente di farci togliere le #libertà. L'uomo doveva vivere di più meglio, doveva vivere una vita più serena senza avere problemi dell'energia, economici. A che serve eleggere governi nazionali, regionali, europei, mondiali, se poi dobbiamo stare peggio?".

Anche l’avvocatessa Holzeisen, laureata in #economia politica, pensa che "i costi e i danni che vediamo adesso sono quelli "imminenti" ma c'è un'enormità di danni che devono ancora venire fuori. Quello che hanno causato è di una mostruosità che grida ad un accertamento accurato di quello che successo e delle responsabilità. Continuano, giorno dopo giorno, a morire persone, si stanno ammalando tantissime persone, questo è un aspetto molto importante. Non c'è nulla di più importante della propria vita e della propria salute, ma non dobbiamo trascurare l'aspetto economico. Mi auguro che la gente inizi a capire che siamo in mezzo ad un attacco all'umanità a 360 gradi nella sua esistenza vitale ma anche nella sua esistenza economica e finanziaria. Ci vuole la massima volontà di andare in fondo alla questione.

sbarbesta
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La #Francia torna in piazza a #Parigi contro il presidente Emmanuel #Macron. Non si tratta di pochi eversivi: decine di migliaia di persone si sono riversate sui boulevard della capitale francese per protestare contro il #carovita, l’inflazione e i salari bassi.

A far accendere la miccia, il rifiuto del sindacato di sinistra #CGT di aderire a un accordo sindacale che la compagnia petrolifera #TotalEnergies ha raggiunto la scorsa settimana con altre due sigle. Alla convocazione della protesta nel fine settimana, peraltro, queste ultime non hanno aderito, marcando una frattura tra i rappresentanti dei lavoratori, che però hanno manifestato insieme martedì.

Le proteste, in realtà, non sono isolate, ma seguono una serie di scioperi riguardanti il settore energetico (nello specifico, raffinerie e centrali nucleari) in atto da tempo. Con la loro azione, i dipendenti hanno lasciato circa un terzo dei benzinai del Paese senza carburante e hanno costretto gli automobilisti a file interminabili di fronte alle pompe.

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Il governo #Macron ha esercitato pressioni per costringere alcuni degli scioperanti delle raffinerie a tornare ai centri estrattivi, una mossa che ha fatto infuriare i sindacati, ma i tribunali hanno dato ragione al governo. Il ministro dell'Economia Bruno Le Maire ha pienamente appoggiato la decisione del governo. Altro motivo di protesta è l'approvazione del bilancio 2023, per cui il il Primo Ministro Elisabeth Borne sta utilizzando speciali poteri costituzionali che le consentirebbero di aggirare il voto del Parlamento.

sbarbesta
2 Views · 1 year ago

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“Mai più #obbligo vaccinale“. Un’affermazione un po’ ardita, caro ministro #Schillaci, se pensiamo alle sentenze.
“Basta ideologia nella sanità, il Covid ormai è agli sgoccioli“, sostiene su Libero il ministro della Salute, “oggi l’epidemia è cambiata, si dovrebbe iniziare a parlare di Covid 23. Spero che con la prossima primavera ce lo lasceremo alle spalle“, chiosa poi alla fine. Poi qualche virgolettato sul #GreenPass (“Non mi sembra che la Meloni abbia cambiato idea“), sui medici (“superficiale dire che no vax non credono nella scienza“) e sull’educazione sanitaria a scuola.

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Di alcune cose, sinceramente, non si capisce molto la ratio. Quali?
Per esempio sugli effetti avversi. Dire che non ci sono informazioni e serve altro tempo è un po’ fuori luogo: serve altro tempo per fare cosa?
Se non si riunisce nessuno, se non prepariamo i risarcimenti, se non esaminiamo i casi, di che parliamo?
Dopodiché sul “mai più obbligo vaccinale“, questo è tutto da vedere dopo l’ultima decisione della Consulta. Io ci credo che la Meloni è molto seria. Di altri mi fido molto meno.

Quando il ministro Schillaci parla di medici non vaccinati, dovrebbe spiegarci anche il motivo per cui sono rientrati in questa maniera. Perché le polemiche? Perché l’ordine dei Medici che vuole inserire nel codice deontologico l’obbligatorietà del vaccino? Perché gli spostamenti gestiti dalle Regioni?
E siamo ancora qui a dire che l’emergenza finirà nella prossima primavera, caro ministro?
L’#emergenza è finita. Anzi, ci sono le norme del precedente governo a costituire un’emergenza che è già risolta: un po’ più di velocità nel risolvere questo ce la aspetteremmo.
Le multe continuano ad arrivare, perché oltre il lato ideologico, 100 euro sono una questione fastidiosa dopo che si è parlato per settimane di toglierle.
Ma soprattutto c’è ancora la mentalità che c’era un anno e mezzo fa.

“Chi non si è vaccinato credo lo abbia fatto per paura. E’ una contraddizione se si pensa che tra i non vaccinati si sono registrati i decessi maggiori“: anche questa, caro #ministro, è un’affermazione molto discutibile. E fa parte di una linea di pensiero che pensavamo esserci lasciati alle spalle.

Punto & Accapo, con Francesco #Borgonovo

sbarbesta
4 Views · 1 year ago

Amedeo Minghi - l'intervista - RadioRadio e RadioRadio TV - 5.07.2018

sbarbesta
3 Views · 1 year ago

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Sulla questione di tassare gli extraprofitti delle imprese energetiche di gas e petrolio, se ne parlava già 6 mesi fa quando in carica era ancora il governo #Draghi. I ricavi per lo stato che aveva previsto quel governo si aggiravano intorno ai 10 miliardi. Da quello che si evince dalla finanziaria varata dal governo #Meloni, adesso saranno solo poco più di due.

Per quanto riguarda i #POS, i dispositivi che permettono di pagare tramite strumenti elettronici come la carta di credito, il governo ha tolto l’obbligo di accettare i pagamenti sotto i 60 euro, di conseguenza i commercianti potranno rifiutarsi di accettare esborsi con carta sotto quella soglia. Per quanto si possa essere d’accordo sull’abolizione di un obbligo, la decisione presa crea più problemi che soluzioni.

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A questo proposito ha commentato il direttore de Il Giornale d’Italia Marco #Antonellis: “Chi vuole pagarsi il caffè col POS è giusto che se lo paghi“, “Non puoi andare contro la storia, ormai tutti pagano con dispositivi elettronici” e sottolinea: “Il problema sono le commissioni bancarie, da rivedere o eliminare, questo avrebbe dato una mano ai commercianti“. In Spagna, ad esempio, per i pagamenti sotto i 30 euro non vengono applicate commissioni. “Dicono di non fare gli interessi delle lobby ma se poi sono sensibili agli interessi dell’alta finanza, della grande imprenditoria, viene il pensiero che a certi ambienti si guardi eccome“.

Insomma, tra #extraprofitti e pagamenti elettronici c’è da chiedersi a chi si rivolga realmente il governo con queste decisioni.

sbarbesta
2 Views · 1 year ago

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I #pagamenti fisici e digitali stanno prendendo ampio spazio nel dibattito #politico, tra limiti all'uso del contante e obblighi più o meno alti nell'accettare transazioni via #POS. Il governo stesso al suo interno è molto diviso sul tema, in particolare riguardo i pagamenti elettronici. La componente salviniana vuole un tetto a 60€, al di sotto del quale i commercianti potrebbero rifiutarsi di accettare questa forma di compenso, mentre #meloni ha lasciato intendere che tale importo può essere rivisto verso il basso.

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E gli #italiani? Per la società di sondaggi Euromedia preferiscono il POS, e la maggior parte di loro non apprezza la decisione del governo sul contante (67%). Il consenso per i rispettivi partiti, però, non cambia granché, segno forse di una certa rassegnazione da parte degli elettori di destra che, nonostante le promesse, più di tanto il governo non possa fare. Del resto, l'esecutivo deve tenere in ordine i conti, nel momento in cui sceglie di restare nella gabbia #europea.

Si va verso un mondo dove tutti i pagamenti sono tracciati, tutte le transazioni si stanno digitalizzando e gli sportelli sono sempre meno. Si possono sollevare anche temi etici, pensiamo a come si è smaterializzato il materiale dei correntisti russi. Siamo al #capitalismo della #sorveglianza, per dirla come Shoshana Zuboff. Ci avviciniamo al modello #cinese, dove ogni cosa è digitalizzata. Non mi pare il caso, però, di demonizzare, usare parole come "rompiballe", bisognerebbe usare la giusta serietà per parlarne.

sbarbesta
6 Views · 1 year ago

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Abbiamo passato mesi a discutere su questioni marginali per arrivare in questi giorni a discutere di questioni serie. La manovra e le critiche di #Banca d'Italia sono sulle prime pagine di tutti i giornali. L'attenzione è focalizzata su #Pos e tetto ai #contanti, argomento che ha mosso le maggiori critiche di Banca d'Italia, ma le dichiarazioni sono molto più estese rispetto a quello che riportano i giornali sui titoloni. È vero che ci sono state delle critiche da parte di #Bankitalia che, come riporta La Stampa, dichiara "il tetto al contante sarebbe in contrasto con la spinta alla modernizzazione del paese, che anima il PNRR, con l'esigenza di continuare a ridurre l'#evasione fiscale". Ci sarebbe da capire come possa essere in contrasto con la modernizzazione, a meno che per modernizzazione non si intenda la digitalizzazione di tutti i pagamenti, che per me è una strada molto pericolosa verso il capitalismo di sorveglianza.

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Lo stesso dirigente di Banca d'Italia che ha fatto una critica anche ruvida al #PNRR, per come è gestito oggi dal governo, dice anche che a livello europeo non esiste nessun tipo di soglia massima all'uso del contante. Quindi da un lato Bankitalia critica le riforme, che tra l'altro sono ancora in discussione, però poi dice che a livello europeo il tetto al contante non c'è, e non è nemmeno detto che lasciare la libertà di utilizzare il contante fino ad una certa soglia possa far aumentare l'evasione fiscale. E infatti il Sottosegretario #Fazzolari dice una cosa vera quando ricorda che "qui Banca d'Italia esprime la posizione delle banche private ma non è detto che sia la più conveniente per i cittadini"

Se uno va verso la digitalizzazione totale poi non si deve lamentare quando vengono bloccati i conti, quando bloccano i bancomat. Ricordate i camionisti canadesi? La storia dei russi? Se è tutto digitalizzato basta spingere un tastino e voi vi sognate i vostri soldini.

L'altra parte di forti critiche mosse alla manovra da Banca d'Italia è relativa al reddito di cittadinanza, in quanto la stessa ritiene che può essere positivo togliere il reddito che nella sua forma attuale non ha funzionato. Questa soluzione potrebbe anche risolvere il problema, ma va trovato qualcosa di sostitutivo .Forme di sostegno alle fasce più deboli ci sono ovunque. Se non si trova qualcosa che compensi la mancanza di questo sostentamento per coloro che sono più in difficoltà, meglio lasciare le cose così come stanno. Anche perché secondo l'Istat nei prossimi mesi saranno soggetti a riduzione del reddito di cittadinanza 846mila individui.
Potrebbero quindi perdere una importante forma di sostentamento una persona su cinque tra quelli che percepiscono il reddito. Purtroppo le persone in difficoltà aumenteranno e anche notevolmente e oltre alle 846mila persone appena citate, altre 760mila secondo lo Svimez andranno in povertà, è una cosa di cui va tenuto conto.




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